venerdì 15 gennaio 2010

“La Notte dei cristalli”

Ricordi

La nebbia sottile mi impedisce di trovarmi con me stesso,
è inutile che cerco di correre per i verdi boschi della mia infanzia:
non ci sono più,
li hanno colorati di rosso,
li hanno recintati con le voci sottili dei bambini spaventati,
con i fantasmi dei caduti per gli ideali.
Li hanno circondati con i fiumi fatti con le lacrime delle vedove e delle madri disperate, con
i ponti costruiti dagli scheletri degli invincibili.
E io?
E io adesso che cosa faccio qui da solo con me stesso?
E’ passato il tempo di piangere, di correre, è passato tutto …
lo so che tutto questo che mi circonda non mi appartiene più,
qui non c’è più niente di mio, né nebbia né boschi,
mi hanno portato via tutto.
L’unica cosa che non potranno mai portarmi via sono i ricordi:
loro sono miei e mi appartengono.
un giorno o una notte, quando riusciranno a portarmeli via
io non esisterò più.


“La Notte dei cristalli”
Nella notte di novembre hanno sciolto i cani addestrati dai guinzagli, bestie feroci non consapevoli.
Quella notte sono rimasti tanti figli senza genitori, le ragazze senza i ragazzi, quella notte……..
Quella notte li hanno caricati sui treni per bestiami, trattandoli come tali, anzi peggio, quella notte…..
Quella notte le loro destinazioni erano Buchenwald e Sachsenhausen, Dachau, le periferie delle città fatte solo per loro, quella notte….
Quella notte si sono resi conto che non torneranno mai più a casa loro, non vedranno mai più i loro cari, quella notte…..
Quella notte tra 9 e 10 novembre 1938 sarà per sempre nei miei pensieri e nelle memorie di mio nonno, quella notte….
Quella notte sarà per sempre ricordata come  “La Notte dei cristalli”senza la luna e le stelle….
Quella notte……

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